La terza linea della Prima guerra mondiale

La “Terza Linea” costituiva l’ultimo sbarramento fortificato della Valle Camonica durante la Prima Guerra Mondiale

Descrizione

La “Terza Linea”, l’ultimo sbarramento fortificato della Valle Camonica (Brescia) durante la Prima Guerra Mondiale, si trovata incastonata in un complesso sistema difensivo militare che occupava tutto il tratto terminale dell’alta Valle tra i paesi di Malonno e Sonico. Lo sbarramento fortificato doveva impedire l’eventuale discesa dell’esercito austriaco in direzione di Brescia ed era stato disposto in modo da bloccare trasversalmente l’asse stradale e il corso del fiume Oglio. L'opera interessava il versante destro orografico, il fondovalle ed il versante sinistro, creando un manufatto senza soluzione di continuità esteso dalla vetta del Piz Trì (2308 m s.l.m.) a quella del Piz Ulda (2513 m s.l.m.). 

A partire dal 1916, e nell'arco di due anni, ci fu la costruzione di kilometri di trincee, strade, mulattiere militari e straordinarie opere di ingegneria bellica, in larga misura conservate fino ai nostri giorni. Tra i manufatti più spettacolari ritroviamo un bunker sotterraneo collocato a circa 5 metri di profondità ed un condotto blindato sotto il torrente Remulo, manufatto unico che scendeva sotto l’alveo del torrente per poi riemergere dalla sponda opposta. Una “grande opera” che grazie all'impegno della Pro Loco di Sonico e dell'Amministrazione comunale (in collaborazione anche con l'Università degli Studi di Brescia) ha dato vita ad un progetto di auspicato recupero e successiva fruizione turistica per valorizzare e riappropriarsi di un pezzo di storia recente.

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